“Ora vedrai che lo zio torna dal bar”.
D’improvviso
D'improvviso sentire sulla schiena Le ali di cera sciogliersi, Troppo vicine al sole. D'improvviso cadere bambina Lungo una corsa veloce E guardarsi indietro perduta. D'improvviso accorgersi ragazza Abitata da specchi e finzioni Senza riconoscersi. D'improvviso rialzarsi ora, Prendere pugni senza difendersi E ridere di un'allegria scomposta. D'improvviso essere una bambola rotta: Come cuore una molla arrugginita, Come ricordi il vago sapore della felicità.
Vento d’ansia
Come la burrasca s'avventa Il dolore inatteso Mi prende, mi trascina. Spilli ovunque, ma il corpo Ormai cadavere sugli scogli Non ascolta e si disfa. Dell'anima le ali si fanno pesanti, Loro sì, piangendo sangue, Grondando lacrime Attonite, improvvise. Come si respira? Io non lo ricordo.
Una casa racconta
Ciò che segue è il testo vincitore nella sezione “Poesia giovani e adulti” dell’ XI edizione del Concorso letterario promosso dall’Associazione culturale “Centolire” (San Miniato, Pisa – 2019).
Gli ultimi minuti del compito in classe
“Mal comune mezzo gaudio”, si dice.
In realtà, gaudio a parte, per lei era sempre stato così.
Sapere che qualcuno si trovasse nella sua stessa situazione, Continua a leggere “Gli ultimi minuti del compito in classe”
I folli di Maggiano
Freddo e umana pietà varcano la soglia del vecchio cancello dove resta solo un abisso di grate e muri a ricordare che siamo esistiti sotto il vostro stesso cielo.
(In alto l’ex ospedale psichiatrico di Maggiano, vicino Lucca, in una foto di qualche giorno fa scattata in occasione della sua riapertura al pubblico)
La sarta
Si agita mentre trafigge, l'ago e pungendo la stoffa balla una melodia veloce e allegra. Ne segue movenze e ritmo il filo laborioso, si intrecciano i ricordi ai suoni, si annodano i pensieri ai tessuti.
(In alto la foto di una vecchia macchina da cucire appartenuta alla mia famiglia)