Sentirsi poca cosa
di fronte a un infinito
che chiama a sé
radici e sangue.
(In alto una foto scattata da me qualche giorno fa)
Sentirsi poca cosa
di fronte a un infinito
che chiama a sé
radici e sangue.
(In alto una foto scattata da me qualche giorno fa)
Alzare la testa e scoprire
che il colore del cielo
ha molte più sfumature
di uno schermo.
(In alto una foto scattata da me la scorsa domenica)
La luce riflessa nelle onde,
il tepore inatteso al sole,
il profumo aspro del vento,
il sapore salato sulle labbra.
(In alto una foto scattata da me sulla spiaggia di Calambrone, Pisa, nella primavera 2013)
Le paure sono uguali
a pesanti catene
da cui non ci si libera
se non si è pronti
a lasciare una schiavitù
che, stretta ai polsi,
è divenuta carne viva
come la nostra.
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